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Elezioni irlandesi 2024: cambiamento? No, grazie.


Elezioni 2024: cambiamento? No, grazie.

Con 39 delle 43 circoscrizioni scrutinate e 162 dei 174 seggi assegnati, possiamo dire che il messaggio inviato dall’Irlanda e dagli irlandesi in occasione delle elezioni irlandesi 2024 sia: Cambiamento? No grazie.


Fianna Fáil ha ottenuto il miglior risultato, conquistando, con il 21,9%, la maggior parte dei voti di prima preferenza. Seguono Fine Gael al secondo posto con il 20,8% e Sinn Féin al 19%. Con un totale di 79 seggi tra Fianna Fáil e Fine Gael (al momento della scrittura di questo articolo) sui 162 assegnati, e con 12 seggi ancora da assegnare, la domanda cruciale è se riusciranno a raggiungere il numero cruciale di 88 seggi necessario per ottenere la maggioranza nel Dáil Éireann.


Elezioni 2024: cambiamento? No, grazie.

I seggi rimanenti saranno determinanti per stabilire se questi due partiti potranno formare un governo di coalizione senza il supporto aggiuntivo di partiti minori o indipendenti. Qualora non riuscissero a raggiungere insieme la soglia di 88 seggi, potrebbe emergere la necessità di formare un governo a tre, come accaduto nel 2020, quando i Verdi si trovarono a collaborare con Labour e Social Democrats.


Elezioni 2024: cambiamento? No, grazie.

Ieri sera, sia i leader dei Labour che dei Social Democrats hanno mantenuto un atteggiamento ambiguo in merito. Pur non escludendo esplicitamente la possibilità di unirsi a una coalizione guidata da Fianna Fáil e Fine Gael, hanno sottolineato la necessità di discutere prima internamente e con altri partiti. Entrambi i gruppi stanno adottando un approccio estremamente prudente riguardo alla prospettiva di entrare in un governo con Fianna Fáil e Fine Gael. La loro principale preoccupazione riguarda il costo politico che una simile mossa potrebbe comportare, soprattutto alla luce della recente disfatta subita dai Verdi, dal momento che con ogni seggio aggiuntivo conquistato da Fianna Fáil e Fine Gael il loro potere negoziale si indebolisce.

Elezioni 2024: cambiamento? No, grazie.

Quanto ai Verdi, il partito guidato da O’Gorman ha subito una disfatta che ha vanificato tutti i buoni risultati ottenuti durante le elezioni del 2020, quando conquistò 12 seggi. In queste elezioni, l’unico seggio mantenuto è quello di O’Gorman a Dublin West. Nonostante gli effetti del cambiamento climatico siano sempre più innegabili e dirompenti sia in Irlanda che nel mondo, e sebbene sempre più spesso si verifichino eventi meteorologici estremi, gli elettori irlandesi hanno scelto di decimare il partito che da due decenni mette in guardia su questi temi e che ha cercato di affrontarli al governo. È improbabile, tuttavia, che gli elettori abbiano punito i Verdi per non aver fatto abbastanza; piuttosto, il partito sembra aver pagato il prezzo di essere stato indicato come capro espiatorio per l’aumento del costo della vita, attribuito quantomeno in parte alle misure ambientali.


Elezioni 2024: cambiamento? No, grazie.

E Sinn Fein? Le celebrazioni del partito durante il fine settimana potrebbero essere viste come un tentativo di distogliere l’attenzione da un risultato piuttosto deludente, avendo il partito perso 5,5 punti percentuali rispetto al 2020. Ciononostante, Sinn Fein potrebbe ancora ottenere più seggi di quanti raggiunti nel 2020, qualora il Dáil venga ampliato. Per Mary Lou McDonald, Leader di Sinn Fein, l’unica consolazione è la consapevolezza che questo risultato sarebbe potuto essere peggiore, come molti avevano previsto. Il partito, tuttavia, non è riuscito a capitalizzare le debolezze dei partiti al governo su temi cruciali quali casa, sanità e costo della vita, identificati come prioritari dagli elettori. McDonald, in particolare, non è riuscita a presentare un piano chiaro e convincente per il cambiamento.


In conclusione, dopo un intenso fine settimana di conteggi, il futuro assetto politico rimane ancora avvolto nell’incertezza. Tuttavia, un dato emerge con chiarezza: gli elettori irlandesi hanno scelto di confermare lo status quo, respingendo l’idea di un cambiamento radicale.

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